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L’ARTE DEL BIOHACKING: LA PAROLA A MIRKO MANCINO

Quali sono stati i principali fattori che l’hanno spinta a diventare un esperto di biohacking e mindset?

E’ sempre stata una mia passione da quando praticavo nuoto a livello agonistico curare il recupero, la nutrizione l’allenamento e la performance, ma circa 3 anni fa spinto anche dall’esigenza di ottimizzare la mia salute fisica e mentale ho cominciato ad approfondire il mondo della mente, prima, e poi, tutto quello che riguarda il biohacking e fin da subito ho trovato benefici immensi così che ho scelto di fondare questa azienda per aiutare più persone possibili.

Come ha applicato con successo i principi del biohacking nella vita personale?

Il biohacking, anche se può sembrare una parola strana oppure una pratica esoterica, è semplicemente scegliere di adottare uno stile di vita sano; quindi, tramite una strategia o una tecnica rispetto ad un’altra puoi massimizzare il tuo benessere psicofisico allontanandoti dalla malattia.

Quali sono i maggiori ostacoli che le persone incontrano nel loro percorso di trasformazione verso una vita più sana e felice, e come si possono affrontare?

Dalla mia esperienza posso dire che il maggior ostacolo è la consapevolezza. Molte persone non sono realmente consapevoli di quanto sia importante affidarsi ad una persona che possa migliorare tutte quelle sintomatologie come stanchezza, stress cronico oppure insonnia, sintomi che sono alla base di uno sviluppo di una determinata patologia. Non a caso i nostri percorsi hanno anche come pilastro importante il lavoro sulla mente.

Come integra la formazione in fisioterapia con il concetto di biohacking per aiutare i tuoi clienti?

La mia formazione in Fisioterapia mi permette di unire la parte medica a quella sportiva o preventiva, creando un percorso che unisce tutti e tre gli ambiti in modo da offrire al cliente un percorso veramente completo.

Quali sono le tue pratiche di mindfulness e meditazione personali che la aiutano a mantenere un mindset resiliente?

Devo dire che esistono diverse strategie di meditazione e mindfulness, la meditazione che mi permette di calmare la mente e averla più centrata è sicuramente la meditazione Body scan. Si tratta di mantenere l’attenzione focalizzata su ogni parte del corpo, creando una sinergia tra corpo e mente, lasciando andare i pensieri.

Come individua le esigenze individuali dei suoi clienti e personalizzi i loro piani di biohacking?

Tramite la prima consulenza gratuita che facciamo andiamo ad individuare le esigenze specifiche del nostro cliente con domande specifiche, questo ci permette di essere sicuri di creare un percorso personalizzato e perfetto per raggiungere gli obiettivi del cliente stesso.

Quali sono gli strumenti e le tecnologie innovative nel campo del biohacking che ritiene particolarmente utili e promettenti?

Il mondo del Biohacking è in continua evoluzione, sicuramente dispositivi (purtroppo ad oggi molto costosi) che ti permettano di modificare le onde cerebrali e quindi calmare la mente o raggiungere uno stato di rilassamento. In America ci sono già alcuni, ma li stanno ancora testando.

Come è possibile educare le persone comuni sull’importanza dell’evidenza scientifica nel biohacking e nel miglioramento del benessere?

Tornando al discorso di prima della consapevolezza, il mio scopo oltre a quello di migliorare la salute fisica e mentale, è proprio quello di divulgare l’importanza del prendersi cura del proprio corpo e della proprio mente visto che sono le uniche cose con cui avremo a che fare fino alla morte. Infatti nelle mie pagine social Instagram e Facebook (https://www.instagram.com/mirko_biohackerando/ https://www.facebook.com/profile.php?id=61550929694789&locale=it_IT) pubblico settimanalmente strategie basate su evidenza scientifica da poter utilizzare per migliorare il proprio benessere.

Quali sono i principali benefici che i suoi clienti riportano dopo aver adottato le tecniche di biohacking?

I clienti che ho seguito e sto seguendo sono contenti perché tramite delle piccole strategie, ovviamente da adottare giornalmente, fin dall’inizio vedono dei grandi benefici. Inoltre, rimangono entusiasti di come tramite delle semplici tecniche riescano a risolvere dei problemi che avevano da anni, ed è la cosa che mi rende più felice.

Come affronta le critiche o lo scetticismo nei confronti del biohacking e del potenziamento del mindset?

Quello che potrei dire a chi è scettico che tutto questo è basato sulla scienza; quindi, non sono tecniche inventate da me, ma sono tutte studiate a livello scientifico. Per quando riguarda il Mindset, o mentalità in italiano, quello che posso dire, che negli ultimi dieci anni sono usciti una marea di studi che dimostrano come la mente ha molto più potere di quando una persona possa pensare e che quindi, lavorando solo su di essa i risultati cambiano drasticamente.

Quali sono le strategie per aiutare i clienti a gestire lo stress e l’ansia attraverso il biohacking?

I nostri percorsi sulla gestione dello stress sono molto avanzati perché lavoriamo sia sulla mente che sul corpo. Infatti tramite il monitoraggio di alcuni dispositivi ci permettano di capire come il nostro corpo reagisce o si trova in questo momento e da qui, con molta precisione, attuiamo delle tecniche specifiche come la respirazione Box (4 secondi inspiro- 4 secondi trattengo- 4 secondi espiro- 4 secondi trattengo).

In che modo ha visto il biohacking influenzare positivamente la longevità e la qualità della vita delle persone?

 La persona longeva non è una persona fortunata, ma è una persona che ha adottato uno stile di vita specifico negli anni che gli ha permesso di mantenersi in salute e vivere di più. Infatti, esistono al mondo le Blue zone, cioè sono delle zone specifiche del mondo in cui tutte le persone che vivono lì hanno una vita molto più longeva rispetto alla media. Quindi tramite delle strategie come il digiuno, stile di vita e integrazione specifica, portiamo il nostro corpo a danneggiarsi di meno e quindi vivere di più.

Quali sono i prossimi passi che prevede nel suo percorso professionale nel campo del biohacking e del mindset?

I prossimi passi sono di aumentare sempre di più la qualità dei percorsi, rimanere sempre aggiornati sulle nuove ricerche scientifiche. Inoltre, sto testando e studiando alcuni test da inserire nel percorso per essere ancora più precisi con l’esigenza del cliente.

Quali consigli offri a chiunque voglia iniziare il proprio viaggio di biohacking e potenziamento del mindset?

Il consiglio che potrei dare è sicuramente quello di iniziare a dare più importanza allo stile di vita e le abitudini che si adottano, perché poi nel lungo termine sono queste le cose che fanno la differenza, sono quelle che determinano se una persona andrà incontro alla patologia oppure no. In secondo luogo, è quella di iniziare a trovare un poco di tempo durante la settimana per inserire un poco di allenamento. Il movimento è una delle cose più importanti in ottica di longevità e benessere psico fisico.

Dove è possibile restare in contatto con lei attraverso internet?

Per maggiori informazioni potete visitare il nostro sito, oppure contattare la mail biohackerando.info@gmail.com oppure scrivere un messaggio whats app al numero 3279692342. Inoltre vi consiglio di seguirci sulle pagine social instagram e facebook dove pubblichiamo settimanalmente strategie e consigli per migliorare la propria salute.

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