“Fragili frantumi” di Giovanni d’Alessandro non è solo una semplice raccolta di poesie, ma un vero e proprio progetto poetico. Con questo libro, l’autore ci apre le porte della sua interiorità, offrendo ai lettori l’opportunità di entrare in contatto diretto con i suoi sentimenti e le sue idee. Attraverso le sue parole, GiovanniD’Alessandro riesce a dare forma e colore alle emozioni più profonde, rendendo le sue esperienze personali universali. È come se i versi trasformassero i suoi vissuti in un linguaggio comune, capace di farci sentire parte di quella storia fatta di ricordi, momenti, idee e vibrazioni.
L’opera, intitolata *Fragili frantumi”, è una silloge di sessanta poesie, non legate da un preciso schema stilistico ma unite da un’impostazione poetica che riflette il periodo dell’età adulta in cui sono state composte. Le poesie sono spesso caratterizzate da toni vagamente ermetici, che aggiungono un velo di mistero e profondità ai sentimenti espressi. Il tema sentimentale e quello evocativo trovano ampio spazio, sviluppandosi lungo sei capitoli, ognuno dei quali rappresenta un microcosmo emotivo. Ciascun capitolo è a volte legato a una specifica fase della vita, altre volte attraversa il tempo, creando una connessione trasversale che abbraccia diverse epoche esistenziali.
Ogni capitolo diventa un “luogo-momento” dell’anima, uno spazio in cui le emozioni prendono forma e vita. È qui che i “fragili frantumi” dell’autore trovano espressione, fuoriuscendo dallo spiraglio simbolico rappresentato dall’immagine introduttiva che accompagna ogni sezione. Questo spiraglio rappresenta il punto di partenza da cui le emozioni emergono, per poi ricomporsi nella loro essenza, trovando la loro identità nell’unità della raccolta stessa.
Attraverso questo percorso poetico, Giovanni D’Alessandro cerca di mettere insieme i suoi pezzi, i suoi “fragili frantumi”, per ricostruirsi e comunicare il suo messaggio al lettore. È un viaggio di rinascita, in cui l’autore si mostra nella sua interezza, anche quando è spezzato in mille pezzi. L’intensità emotiva e la complessità dei temi trattati, come l’amore, la sofferenza, e la speranza, permeano ogni verso, rendendo l’opera un atto di comunicazione profonda, capace di raggiungere le corde più intime di chi legge.
Nella sua introduzione, D’Alessandro ci prepara a un viaggio in cui luci e ombre convivono, ma dove i colori delle emozioni esplodono con vividezza. Il lettore è chiamato a partecipare attivamente a questo percorso, trovando in esso uno spazio libero in cui vagare, fermarsi e riflettere. È un invito a comporre, intrecciare e interpretare, facendo proprio ogni singolo frammento di poesia.
Il libro attraversa sei fasi esistenziali, che il lettore percorre accanto all’autore. Questo cammino non è facile: è costellato di momenti di onestà disarmante, in cui D’Alessandro si spoglia delle sue difese per mostrarsi vulnerabile. Eppure, anche nei momenti più difficili, si fa largo l’amore: un amore che persiste anche nell’assenza, nel dolore e nel controsenso, trovando sempre la sua dimensione poetica. I versi pulsano di vita e trasportano il lettore in un mondo fatto di immagini concrete, come se le poesie fossero scene di un film che si materializzano davanti ai nostri occhi.
La musicalità dei versi è un altro aspetto fondamentale dell’opera. Ogni parola sembra essere scandita da un ritmo incalzante, creando una sorta di melodia che accompagna l’esperienza di lettura. Il lettore non può fare a meno di seguire questo ritmo, immergendosi in un mondo in cui le parole diventano note e le immagini si fanno vive.
“Fragili frantumi” è, in definitiva, un’opera che va oltre il semplice gesto poetico: è un progetto dell’anima. Le sessanta poesie che la compongono sono tasselli di un mosaico più grande, che invita il lettore a fare tesoro delle emozioni evocate, a riconoscerle e a farle proprie. È un’opera che chiede attenzione e riflessione, ma che, in cambio, offre un’esperienza intensa e profonda, capace di lasciare un segno indelebile.
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