Come funziona la tassa Tari e quali sono le sue finalità?
La Tari, la tassa dei «creduloni» che la pagano in doppio
La tassa Tari, acronimo di Tassa Rifiuti, è un tributo che viene applicato a tutti i cittadini italiani per finanziare il servizio di gestione dei rifiuti urbani. Ma come funziona esattamente questa tassa e quali sono le sue finalità?
La Tari è un tributo locale che viene calcolato in base a diversi fattori, tra cui la superficie dell’immobile e il numero di occupanti. Viene stabilita dai comuni e può variare da una città all’altra. La sua applicazione è regolamentata dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 9 settembre 1999.
La finalità principale della Tari è quella di finanziare il servizio di gestione dei rifiuti urbani, compresi la raccolta, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Questo servizio è di fondamentale importanza per garantire la salute pubblica e la tutela dell’ambiente.
La Tari viene calcolata in base alla quantità di rifiuti prodotti e alla tipologia di utenza. Ad esempio, le attività commerciali e industriali pagano una tariffa più alta rispetto alle abitazioni private, in quanto producono una maggiore quantità di rifiuti.
Per calcolare l’importo della Tari, i comuni utilizzano una serie di parametri, come ad esempio la superficie dell’immobile e il numero di occupanti. In alcuni casi, viene anche presa in considerazione la tipologia di rifiuti prodotti, ad esempio se si tratta di rifiuti speciali o pericolosi.
È importante sottolineare che la Tari è un tributo obbligatorio e tutti i cittadini italiani sono tenuti a pagarlo. Tuttavia, ci sono alcune categorie di persone che possono beneficiare di agevolazioni o esenzioni. Ad esempio, le famiglie numerose o a basso reddito possono richiedere una riduzione dell’importo della tassa.
Un aspetto controverso della Tari è rappresentato dalla sua applicazione in doppio. Infatti, in alcune situazioni, i cittadini possono trovarsi a pagare la tassa due volte. Ad esempio, se si è proprietari di un immobile e si affitta una parte di esso, si è tenuti a pagare la Tari sia come proprietari che come inquilini.
Questa situazione può sembrare ingiusta e molti cittadini si sentono penalizzati da questa doppia imposizione. Tuttavia, bisogna considerare che la Tari è un tributo che viene calcolato in base all’utilizzo del servizio di gestione dei rifiuti e non in base alla proprietà dell’immobile. Pertanto, se si utilizza il servizio di raccolta dei rifiuti sia come proprietari che come inquilini, è giusto che si paghi la tassa in entrambi i casi.
In conclusione, la Tari è una tassa obbligatoria che viene applicata a tutti i cittadini italiani per finanziare il servizio di gestione dei rifiuti urbani. Viene calcolata in base a diversi fattori, come la superficie dell’immobile e il numero di occupanti. Nonostante alcune controversie, come la sua applicazione in doppio, la Tari svolge un ruolo fondamentale nel garantire la salute pubblica e la tutela dell’ambiente.